CONVEGNO DI STUDI MAGGIO 2004
LICEO SCIENTIFICO STATALE "LEONARDO"
GIARRE (CATANIA)
L'EMIGRAZIONE IONICO-ETNEA
Un'esperienza di laboratorio storico
CONVEGNO DI STUDI MAGGIO 2004
LICEO SCIENTIFICO STATALE "LEONARDO"
GIARRE (CATANIA)
L'EMIGRAZIONE IONICO-ETNEA
Un'esperienza di laboratorio storico
PROGETTO COMENIUS 2004-2007 European Migration in XX century
Scuola capofila: Liceo Leonardo, Giarre
Coordinatrice: prof.ssa Grazia Messina
European Migration in the 20th Century è un progetto triennale 2004/2007, nato dall’idea dei docenti di Storia, Lettere e Lingue Straniere per analizzare il fenomeno della migrazione europea nel 20mo secolo. Il progetto si articola secondo strategie che mirano ad accrescere conoscenze sul tema delle migrazioni attraverso il laboratorio storico e intendono potenziare l’insegnamento/apprendimento di più lingue europee attraverso metodi innovativi quali l’utilizzo della lingua straniera come lingua veicolare in ambiente CLIL per la ricerca storica e per il recupero di una comune storia di migrazioni, passate e presenti; si propone, altresì di incrementare l’uso delle nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC) per la sistematizzazione dei risultati, incoraggiando e potenziando un eLearning realmente efficace, non solo sul piano dei contenuti ma anche su quello degli atteggiamenti e dei comportamenti.
A partire dall’analisi dei dati locali, il progetto si è sviluppato anche attraverso un programma Comenius UE: un partenariato tra 5 scuole appartenenti a Paesi già da tempo nell’Unione europea e a Paesi ammessi solo da recente: Italia, Spagna, Germania, Polonia, Romania.
L’acquisizione di competenze di base nell’uso delle lingue straniere, studiate all’interno della scuola -inglese, tedesco, francese-, quali lingue veicolari in ambiente CLIL per la ricerca storica, il ricorso alle nuove tecnologie dell’informazione (TIC) e le metodologie multimediali hanno permesso, inoltre, di condividere comuni criteri operativi tra i vari partner, facilitando il confronto e l’evoluzione dell’intero lavoro.
Gli elementi più innovativi del progetto sono stati:
∑ L’utilizzo più moderno delle competenze di mediazione che sono servite per riassumere e parafrasare testi nella medesima lingua fra i vari partner del progetto qualora il testo originale si presentava in lingue diverse.
∑ Una metodologia di lavoro in cooperative learning poiché lavorare in gruppo ha migliorato la percezione di convivenza democratica e una maggiore conoscenza dei processi migratori nel mondo per un confronto transnazionale
∑ L’uso del task anche con utilizzo di tecnologie multimediali che ha comportato l’attivazione strategica di competenze specifiche che servono per portare a termine un insieme di azioni finalizzate al raggiungimento di un obiettivo chiaramente definito.
L’originalità del metodo utilizzato è consistito nello sviluppo dell’autonomia da parte degli studenti di pensare e risolvere task diversificati che comportavano svariate attività linguistiche, attività di ricerca e studio, azioni creative, come scrivere cortometraggi e progettare un logo per il progetto, oppure la soluzione di un problema, tipico dell’insegnamento attraverso ricerca.
Il progetto, inoltre, si è sviluppato nel quadro delle politiche comunitarie per il multilinguismo poiché ha sicuramente contribuito alla conoscenza di lingue minoritarie grazie agli scambi, permettendo ai ragazzi di avere contatti diretti con lingue europee meno conosciute quali polacco e rumeno .
Alla fine del percorso i ragazzi hanno prodotto:
∑ Cortometraggio “KARATE” con didascalie in inglese;
∑ Volume con testi multilingue sull’esperienza “European Migration in the 20th century”;
∑ Pannelli riassuntivi con testi e immagini;
∑ una Web page
Valutando il progetto nel suo complesso si rileva il contributo che ha dato ad una migliore cooperazione tra l’acquisizione di competenze linguistiche ed il mondo dell’impresa in quanto ha permesso ai ragazzi di affinare l’abilità di mediazione, del metodo cooperativo e di ricerca con paesi stranieri, facilmente spendibili nel mondo del lavoro.
Nell’ambito dell’apprendimento, invece, l’uso del metodo deduttivo e induttivo della ricerca mediante l’utilizzo delle lingue straniere, usato come prassi CLIL, può essere trasferito in altri contesti, settori, realtà geografiche, lingue o target group.
In conclusione, è stato istituito presso il Palazzo Comunale della Cultura di Giarre il Museo etneo delle migrazioni in cui sono esposti permanentemente i pannelli riassuntivi e il materiale prodotto dal progetto, grazie all’intervento finanziario della Provincia Regionale di Catania e del Comune di Giarre, che hanno considerato la ricerca degna di lode, poiché il progetto si rivolge ai settori culturali - in prevalenza alle scuole e ad enti pubblici e privati che si occupano di politiche migratorie, ma anche ai comuni cittadini. Esso rappresenta la memoria storica di un passato non molto lontano e attuale nelle problematiche ad esso connesse. Inoltre, il lavoro finale è stato presentato anche in varie mostre: “I percorsi dell’emigrazione siciliana nel mondo” allestita a Palermo dalla Regione Siciliana a dall’ANFE presso l’ex deposito di locomotive Sant’Erasmo e “L’emigrazione dalla costa ionica siciliana”, allestita a Catania presso il complesso fieristico “Le Ciminiere”. I libri e i lavori in PowerPoint prodotti dai ragazzi sono stati presentati in convegni e seminari organizzati dalla scuola, permettendo così la divulgazione dei risultati in ambito regionale.
CONCORSO FILMARE LA STORIA 2006 Premio per la categoria multimediale, scuola media superiore
Migranti
ATLANTE DEI MONUMENTI ADOTTATI DALLE SCUOLE 2018-2019
COLLABORAZIONE CON IL FAI (FONDO AMBIENTE ITALIANO)
SITO GALILEO AL LICEO LEONARDO
pubblicazioni curate
video Testimonianze, 2004
L' emigrazione dalla Sicilia in Germania nei racconti delle protagoniste
documentario Mediterraneo migrante, 2006
L'immigrazione dal Nordafrica a Mazara del Vallo (Trapani)
Fiction Karate, 2007
Un'integrazione possibile tra i banchi di scuola superando i pregiudizi
documentario Australian Dream, 2009
raccolta di testimonianze di siciliani emigrati in Australia in occasione del viaggio a Tully, Brisbane, Sidney
febbraio 2009
fiction Meno male che c'è Ines, 2010
Immigrazione e nuovo equilibrio sociale, attraverso una storia scritta dagli studenti per raccontare quanto sta accadendo nel nostro territorio
progetti e collaborazioni